Monete antiche da collezione: quali conservare per guadagni futuri

La numismatica possiamo considerarla a tutti gli effetti una scienza ricca di grandissimi pezzi da collezione, tali da indurre a pensare di poter disporre di alcuni cimeli che oltre a un valore collezionistico di tutto rispetto, comprendono anche alcuni dettagli che danno quel senso di grande valore storico e culturale, che è un po’ il motivo per cui sono state prodotte.

Le monete, del resto, rappresentano uno spaccato della storia, di un passato lontano spesso dal nostro presente, dove tutto quello che si conosce è relativo ai fatti; ma con le monete in particolare si arricchisce di dettagli legati all’economia, al design, all’evoluzione tecnologica del periodo di riferimento. Oggi disponiamo di un numero davvero molto considerevole di queste monete, vediamo quali sono.

Le monete da collezione

Una cosa che certamente si valuta prima di inserire una moneta da collezione tra i propri tesori, è sicuramente relativa all’ambizione del collezionista che vuole tra le proprie cose oggetti di grande valore, che possano davvero attirare l’attenzione di intenditori e collezionisti da tutto il mondo. Per cui, le monete che possiede sono sì di grande valore collezionistico, ma devono possedere quel quid necessario a renderle davvero interessanti.

E, non dobbiamo dimenticare, le monete devono anche rappresentare quello che per molti è l’elemento fondamentale, ovvero devono diventare elementi da investimento: quindi, più alto è il loro valore sotto tutti i punti di vista, più intrigante sarà l’approccio agli occhi degli intenditori, e più alto sarà il costo per poterle mettere, e quindi vendere, sul mercato.

Quali sono monete antiche con più valore?

Tenendo conto che non possiamo disporre di monete molto antiche, risalenti ad esempio all’Impero Romano, perché rappresentano davvero elementi da museo, da preservare dal tempo e dalle possibili trasformazioni, possiamo però fare riferimento alle monete che sono state prodotte tra il XIX secolo e il XX secolo, quindi in epoca più moderna, che possono anche loro raggiungere cifre considerevoli:

  • 20 Lire d’oro chiamate Marengo: il valore si aggira tra i 200 e i 500 euro, ma le emissioni più rare, come quella prodotta a Torino nel 1865, possono superare i 5.000 euro
  • 1 Lira Arancia: è una moneta molto rara, coniata nel 1946, subito dopo la proclamazione della Repubblica italiana; oggi il suo valore si aggira intorno ai 1.500-2.500 euro
  • 500 Lire Caravelle, coniate tra il 1958 e il 1967, abbiamo di questa un prototipo del 1957, quindi una moneta prova, che è molto rara. Questa moneta parte da un valore di 3.000 euro, ma può tranquillamente essere venduta anche a 15.000 euro.

Questi sono solo alcuni esempi. Di monete rare e prestigiose appartenute al passato della Lira, ma non solo, ce ne sono tantissime, e tutte con valori davvero riconducibili al discorso fatto finora: volto ovvero al guadagno e all’investimento. La numismatica, in questi termini, ci permette davvero di spaziare e creare un ordine generale sui valori dare a questi tesori provenienti dal passato.

Tutto quello che c’è da sapere resta comunque nella voglia e nell’interesse di continuare a puntare l’attenzione sulla ricerca di rarità, che sicuramente danno prestigio e lustro alle nostre collezioni di monete rare, ma oltretutto ci arricchiscono di dettagli e informazioni, riconducibili alla varietà di notizie legate proprio alle monete, che sono mezzi di trasporto di nozioni e insegnamenti del passato.

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